domenica 31 ottobre 2010

OPINIONI A CONFRONTO: il Cda della Casa di Riposo sceglie la Fondazione

di Antonio Maggiori
Presidente del Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo di Ostra

Con L.R. n. 5 del 26/02/2008, la Regione Marche ha disposto che le Case di Riposo dovevano optare per la trasformazione in Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona (ASP), persone giuridiche di diritto pubblico o in Fondazioni (persone giuridiche di diritto privato) entro il 30.06.2010, termine successivamente prorogato al 30/06/2011.
Il Consiglio di Amministrazione (CdA), ha maggioranza, ha optato per la trasformazione in Fondazione di diritto privato senza scopo di lucro, decisione approvata dal Consiglio Comunale, con motivazione di ordine istituzionale e gestionale.
Si è voluto consolidare il principio di una struttura, la Casa di Riposo / Residenza Protetta, che è e dovrà restare patrimonio della Comunità ostrensi da cui ha avuto origine, anche se aperta alle necessità socio assistenziali dell’intero comprensorio, come previsto dal vecchio e nuovo Statuto. Non rischierà, quindi, di subire decisioni politico/amministrative sovracomunali penalizzanti, come avvenuto in occasione della chiusura della RSA di Ostra, che potrebbero in futuro essere assunte in caso di trasformazione in Azienda Pubblica.
E’ escluso ogni rischio di elusione del perseguimento degli obiettivi statutari, in quanto le finalità da perseguire sia per l’ASP che per la Fondazione sono quelle ben definite nell’atto costitutivo e nello Statuto, che sono formulati nel rispetto delle tavole fondative e della volontà dei benefattori e concordati con il Comune.
E’ assicurata la possibilità di beneficiare di contributi pubblici al pari della ASP; prova ne è il piano dei finanziamenti FAS 2007/2013 approvato con DGR 1823 del 09/11/2009, che tra i soggetti beneficiari dei contributi prevedete: Privato Sociale, Enti Locali, IPAB ed ex IPAB trasformate in ASP o in Fondazioni; questo in armonia con il contenuto della stessa L.R. 5/2008 che, all’art. 21, garantisce l’inserimento delle ASP e delle Fondazioni nel sistema integrato di interventi e servizi sociali e, ad entrambi, possono essere conferiti – dai Comuni e dagli Ambiti – attraverso accordi o convenzioni, ulteriori servizi rispetto a quelli attualmente svolti. E’, quindi, garantita, a pieno titolo, la convenzione con la zona territoriale n. 4 di Senigallia per il finanziamento della assistenza sanitaria ai 56 ospiti della Residenza Protetta che sarà a breve rinnovata fino a tutto il 2013.
Dal punto di vista gestionale, la Fondazione di diritto privato non è sottoposta a tutta una serie di adempimenti burocratico-amministrativi derivanti dalla rigidità delle procedure e dalla necessità di produrre una notevole quantità di documenti cui sono sottoposte le pubbliche amministrazioni e di controlli inutili che avrebbero ricadute negative sulla efficienza ed economicità della gestione e andrebbero a sommarsi ai maggiori costi per la figura del Direttore, prevista per l’azienda pubblica e molto onerosa in quanto a rapporto esclusivo, non sostenibile.
Anche sotto l’aspetto fiscale risulta complessivamente più vantaggiosa la gestione privata rispetto a quella pubblica.
In merito alla gestione del personale, essendo la materia regolata dal codice civile, quindi del tutto svincolata dalla legislazione pubblica in materia di acquisizione, gestione e contratti del personale, i contratti di lavoro UNEBA o simili, meno onerosi per l’Ente, renderebbero conveniente riprendere una politica di assunzioni giustamente sospesa da oltre 10 anni.
Caratteristica importante della Fondazione è la possibilità di acquisire l’adesione di nuovi “partecipanti” che possono alimentare il patrimonio.
In sintesi si ritiene che la Fondazione fornisca gli strumenti necessari per una più efficiente ed economica gestione della struttura a garanzia del proseguimento degli obiettivi statutari negli anni a venire.

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