venerdì 27 febbraio 2009

Sapere e saper fare

di Nicoletta Principi

Recentemente ho partecipato ad un corso di formazione in cui ci si interrogava sul perché sia difficile mettere in pratica le conoscenze acquisite e sui possibili modi per superare il problema. Ho inteso il tema particolarmente interessante, anche alla luce della mia personale esperienza lavorativa, tanto che ho ritenuto di riportare alcuni spunti di riflessione ai lettori di Buongiorno Ostra.
Esiste un distanza considerevole tra il sapere (le informazioni raccolte attraverso libri, video, audio, seminari) e il saper fare (la capacità di applicare le informazioni nelle prassi concrete e quotidiane). Per mettere in pratica quello che uno sa è necessario un cambiamento nei comportamenti e lo sviluppo di una mentalità positiva. In particolare, ho appreso che è utile:

- imparare meno cose ma con più frequenza, evitando così l’eccesso di informazioni che induce alla dispersione delle conoscenze; concentrarsi, quindi, su pochi concetti fondamentali, ripeterli nel tempo e trasferirli nella pratica;
- ascoltare gli altri senza pregiudizi, con atteggiamento positivo e aperto. Credo che questo sia il consiglio più difficile da attuare, saper ascoltare richiede una grande capacità e, a mio modo di vedere, è sintomo di intelligenza delle persone che la posseggono. A volte mi sono trovata a rifiutare l’idea altrui perché contrastava con le mie convinzioni o ad anticipare l’altro nei discorsi, di fatto non capendo e precludendomi la possibilità di cogliere nuove opportunità e di ottenere migliori risultati;
- iniziare da subito a mettere praticare i nuovi concetti acquisiti, anche attraverso la costruzione di un piano d’azione, perché il passaggio dalla teoria alla pratica non può essere lasciato al caso.

Questi punti di attenzione non hanno la pretesa di essere considerati verità indiscusse, ma possano comunque attivare, in coloro che lo desiderano, un processo di riflessione sul perché, a volte, non si riesca a portare a termine i propri propositi.

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