venerdì 30 aprile 2010

Approvato il Bilancio di Previsione 2010: intervista all’Assessore al Bilancio e Tributi, Luigi Barigelli

di Stefano Neri

Lo scorso sabato 17 aprile, il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio di previsione per l’anno 2010. Anche negli anni passati ci siamo occupati di questo importante documento, poco conosciuto dai cittadini.
Per tale ragione, abbiamo intervistato l’Assessore al Bilancio Luigi Barigelli che, gentilmente, ha accettato di rispondere ad alcune nostre domande.

- Assessore, in Consiglio Comunale ha definito questo bilancio “in frenata”. Quali le motivazioni?
- Si tratta di un bilancio che risente inevitabilmente della crisi economica in atto e dei vincoli di finanza pubblica sempre più stringenti. Le entrate correnti sono purtroppo in diminuzione, così come diversi trasferimenti pubblici che risentono dei tagli da più parti operati.
- A fronte di queste minori entrate, avete previsto degli aumenti di tariffe e tasse?
- A differenza di altri Comuni limitrofi, dove gli aumenti hanno raggiunto punte fino al 30%, abbiamo limitato al massimo gli aumenti di tasse e tariffe per non aggravare ulteriormente la situazione finanziaria dei cittadini ostrensi, già in difficoltà per la crisi economica. La tassa rifiuti non ha subito alcun aumento.
Alcune tariffe e servizi a domanda individuale, hanno subito minimi aumenti, affiancati però a sconti per le famiglie numerose.
- Allora siete intervenuti sul fronte della spesa?
- Certamente! E’ stato eseguito un attento esame di tutti i capitoli di spesa, soprattutto di quella corrente, al fine di contenere i costi e ridurre tutti i possibili sprechi. Rispetto al bilancio di previsione 2009, abbiamo previsto minori spese correnti per oltre 380 mila euro. Tutti i settori sono stati interessati dai tagli, alcuni in misura minore (sociale e istruzione) altri in misura maggiore. Si è riusciti in ogni caso a mantenere tutti i principali servizi già offerti negli anni precedenti e sono state programmate nuove iniziative di rilievo, anche nei settori interessati dai tagli (ad esempio la pista di pattinaggio o la stagione teatrale) grazie soprattutto all’ausilio di Associazioni, Imprese e Banche locali.
- Per gli interventi di manutenzione straordinaria sul patrimonio comunale e per nuove opere da realizzare, cosa avete programmato?
- Dobbiamo fare i conti, anche qui, con un pesante crollo dei proventi per oneri di urbanizzazione, ridotti alla metà rispetto al 2009 (e ad un quarto rispetto agli anni precedenti), e con una riduzione di altre entrate in conto capitale.
Questo rilevante calo finisce per limitare fortemente anche la possibilità di effettuare consistenti stanziamenti per gli interventi di manutenzione straordinaria sul patrimonio comunale (immobili, strade, scuole). L’attento esame, condotto anche in questi capitoli di spesa, ha permesso in ogni caso di individuare quelle somme in conto residui che potranno sopperire ai principali interventi da effettuarsi nel 2010. Inoltre, sin dal prossimo mese di maggio, potrà essere utilizzato anche l’avanzo di amministrazione proveniente dal 2009 e derivante da importi già stanziati in passato ma sui quali sono state realizzate delle economie di spesa. Nel bilancio 2010, ed in quello pluriennale, tra i vari interventi è prevista la sistemazione e l’ampliamento della palestra delle scuole “Crocioni”, interventi riguardanti la scuola materna, la realizzazione di un nuovo colombario nel civico cimitero e la realizzazione di alcuni progetti già programmati dalla passata amministrazione che, seppur avviati, erano solamente in fase embrionale (sistemazione delle Riviere e secondo stralcio dei Centri Commerciali Naturali). Altri importanti interventi sono previsti sulle frazioni; uno fra questi, la rotatoria di Casine che diventerà definitiva.
- Due parole sul patto di stabilità. Dopo aver rispettato gli obiettivi nel 2009, cosa prevedete per il 2010? E perché, a proposito delle regole che non sono cambiate ha aggiunto “purtroppo”?
- Perché negli ultimi dieci anni le regole sul patto sono cambiate ogni anno o anche più volte in un anno, mentre per il 2009 e per il 2010 la norma si è stabilizzata nella sua formulazione peggiore. Le regole attuali sono molto più stringenti che negli anni passati e penalizzano gli enti più “sani” a favore di quelli in difficoltà. Con queste regole i comuni si troveranno con ingenti somme ferme in banca, ma con gli edifici pubblici a pezzi, perché è penalizzata proprio la spesa per investimenti.
Ciononostante abbiamo programmato il rispetto dei vincoli anche per il 2010, anche se ciò comporterà un attento controllo delle spese in conto capitale.
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Ringraziamo l’Assessore Barigelli per la disponibilità accordataci.

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