venerdì 30 aprile 2010

Le “linee” del Bilancio di Previsione

di Bruno Landi

Dell’intervista rilasciata dall’Assessore al Bilancio, Luigi Barigelli, al nostro Stefano Neri colpisce, tra gli altri, un dato che merita un approfondimento. E, per quanto mi riguarda, una seria riflessione.
Afferma l’Assessore che nella Previsione del 2010, rispetto alla previsione dell’anno precedente, “abbiamo previsto minori spese correnti per oltre 380 mila euro”. Una somma ragguardevole, pur nella considerazione che – sono ancora parole dell’Assessore – “tutti i settori sono stati interessati dai tagli…e si è riusciti a mantenere tutti i principali servizi…”.
Voglio dire subito di trovarmi d’accordo su questa “linea” seguita nell’impostazione del Bilancio. Anche se è una linea dettata dalle vigenti disposizioni e magari non da una libera scelta. Ritengo, infatti, e non da oggi, che serve maggior rigore nelle spese di tutte le Pubbliche Amministrazioni: dai Ministeri in giù, passando per Regioni, Province e Comuni. E non solo per rispetto nei confronti dei cittadini, ai quali si chiedono continuamente maggiori sacrifici. Ma anche per liberarci gradualmente da quel peso abnorme degli interessi passivi (70 miliardi di euro) che ogni anno pesano sulle casse statali.
E mi chiedo: se il Bilancio predisposto “è vero”, e lo verificheremo in corso di esercizio finanziario, come è stato possibile, a parità di servizi erogati, poter “risparmiare” 380 mila euro? Non credo solo eliminando gli sprechi. O limando qua e là i diversi o tutti i Capitoli di spesa. Mi piacerebbe conoscere in dettaglio come ci si è mossi, perché io sono tra quelli che ritengono che forti risparmi, nei pubblici bilanci, si ottengono soltanto con una rigorosa “politica sul personale”.

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