lunedì 20 luglio 2009

La biblioteca di Babele…

di Elisa Sellari


E’ il titolo di un racconto fantastico di J.L.Borges, in cui una biblioteca, che rappresenta l’Universo, è una creatura aperta al possibile, a tutti i paradossi dell’infinità e il suo bibliotecario, cioè l’Uomo, è alla continua ricerca di una verità che non potrà trovare perché nella Biblioteca è vero tutto e il contrario di tutto.
Per questo da sempre subisco il fascino della biblioteca, un luogo lontano dal dogma, in cui alimentare le mie curiosità.
Nel corso dei miei anni di studio, frequentando diverse biblioteche, mi sono resa conto di viverle alcune come se visitassi un ossario, altre invece mi hanno aperto e stimolato alla ricerca.
Poi mi sono chiesta: quand’ero piccola, c’era una biblioteca a Ostra, ma che fine ha fatto?
Stando alle delibere comunali sono stati spesi parecchi soldi per sistemare gli spazi di Palazzo dei Conventuali che ospitano Biblioteca, Museo Civico e Archivio Storico. Eppure questi spazi sono chiusi. Perché?
A me piacerebbe molto che la Biblioteca tornasse a vivere e che non venisse riaperta in maniera passiva, ma che diventasse un centro di studio, d’incontro, di scambio e di idee.
Mi piacerebbe sfatare il luogo comune che vuole la biblioteca uno spazio buio e criptico frequentato dai topi, in cui si depositano archeologici strati di polvere; mi piacerebbe che questo luogo simbolico ed evocativo fosse anche un luogo funzionale in aperto e diretto contatto con i cittadini.
La Biblioteca che non è un semplice freddo contenitore di informazioni, dovrebbe mantenere un rapporto stretto e interattivo con il territorio di riferimento, non limitandosi quindi ad aspettare passivamente i suoi fruitori, ma promuovendo e sviluppando strategie per raggiungere tutte le tipologie di utenti, iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza e della cultura collegate alla valorizzazione del proprio patrimonio e non solo.
Incontri culturali, presentazione di libri, lettura di poesie, esposizioni artistiche, rappresentazioni di libri per bambini, lettura di testi della tradizione orale ostrense, corsi d’italiano per stranieri costituirebbero un impulso propositivo per una partecipazione diretta dei cittadini di ogni età, cultura, nazione o religione.
Essendo un servizio pubblico, come la scuola, il suo valore aggiunto dipende dalle capacità e dalla qualità del lavoro di intermediazione.
Penso ad uno spazio aperto e luminoso in cui ritrovarsi per sfuggire ai rumori casalinghi, per dedicarsi del tempo, per leggere una rivista, fare due chiacchiere, scegliere un libro con il proprio figlio, navigare in internet o prendersi una guida turistica per organizzarsi una vacanza.
La biblioteca crescerà nel cuore e nella testa dei cittadini soltanto se svolgerà bene la sua funzione e sarà propositiva e vitale. La biblioteca deve favorire e rendere duraturo questo contatto grazie ad orari e ambienti comodi, qualità delle raccolte, competenza del personale, buono stato di presentazione dei documenti e la loro giusta collocazione negli scaffali.
Oltre a raccogliere, conservare e rendere disponibile la documentazione relativa alla storia di Ostra, oltre ad offrire servizi adeguati (quali una mediateca con postazione internet, tv dove vedere film/documentari e stereo per ascoltare musica e un’emeroteca che metta a disposizione quotidiani, settimanali e riviste specialistiche), la biblioteca dovrebbe essere di supporto all’istruzione: la ricerca su google è immediata e utile, ma se fosse supportata da un esame critico delle fonti probabilmente sarebbe più completa. La scuola dovrebbe servirsi della biblioteca come di una ulteriore possibilità di studio e arricchimento per i ragazzi.
Sarebbe necessario inoltre muoversi in maniera critica nell’acquisto dei testi, individuando anche tematiche legate all’attualità, e non aspettare la manna dal Ministero.
Non credo a tutto questo come a un’utopia, ma come una possibilità, visto che nei nostri comuni limitrofi le biblioteche sono attive e stimolanti.
Ma se anche di utopia si trattasse, che almeno la biblioteca venisse riaperta!

Il Palazzo degli ex Conventuali che ospita la Biblioteca Comunale, Museo Civico e Archivio Storico. Sede anche della Mostra Nazionale dell’Antiquariato e dell’Artigianato. (da “Le Cento Cartoline di Ostra” di G. Barchiesi

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