domenica 30 agosto 2009

Guardare avanti

di Bruno Landi
Assistere ad una seduta del Consiglio Comunale è per me una lunga radicata abitudine. Per 25 anni, infatti, sono stato in quei banchi come consigliere (e, per una breve parentesi, anche assessore). Poi, come cronista di un quotidiano locale, ho frequentato quell’aula ancora per molti anni. E continuo tutt’ora a farlo, soprattutto perchè voglio essere informato di quanto succede nel mio Comune.
Nella seduta del Consiglio del 29 luglio, ho assistito ad un lungo, articolato dibattito sulle “linee programmatiche” che guideranno la maggioranza in questa legislatura. Ho ascoltato la relazione del Sindaco Olivetti, che non si è scostata più di tanto da quello che era stato scritto e detto nel corso della campagna elettorale. “Un profilo basso, il nostro – ha detto il Sindaco – perché metteremo in piedi solo progetti fattibili, quelli compatibili con lo stato attuale delle finanze comunali”. Che, a detta di Massimo Olivetti, non godono proprio di ottima salute. Il Sindaco ha quindi ribadito il carattere prioritario dell’edilizia scolastica, la possibilità (che mi è sembrata però un po’ remota) di costruire un moderno campus scolastico per le scuole delle frazioni Casine e Pianello. Sì alla rotatoria di Casine. No a quel tipo di palestra, che veniva ipotizzata dalla vecchia maggioranza. Più attenzione ai rapporti con i cittadini, che saranno coinvolti per verificare e condividere la programmazione dell’attività amministrativa.
Un breve cenno al problema del personale, al quale Olivetti ha detto di voler dedicare tempo ed energie. Infine, critiche all’azione amministrativa della vecchia maggioranza, ricambiate abbondantemente dai rappresentanti dell’opposizione.
“Non avete fatto…”. “No, vi sbagliate, perché noi abbiamo fatto…” e giù un lungo elenco di cose fatte in questi anni.Come prima seduta credo sia un po’ normale. A patto che, a partire dal prossimo consiglio, tutti, indistintamente, guardino avanti, mettendo in primo piano le cose da fare, con le relative proposte della maggioranza e le riflessioni, anche critiche, da parte dell’opposizione. Occorre lasciare alla spalle le recriminazioni sul passato, perché tanto ognuno resta fermo nelle sue convinzioni. E questo può rappresentare un ostacolo ad azioni di governo condivise, che fanno invece solo bene alla comunità amministrata

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