sabato 23 maggio 2009

Il senso civico

di Nicoletta Principi

A pochi giorni dalle elezioni comunali e del parlamento europeo, mi sembra opportuno parlare di senso civico dei cittadini. Sebbene molte siano le interpretazioni dell’espressione senso civico, ritengo possa essere sinteticamente definito come la disponibilità a cooperare con gli altri per il miglioramento e la crescita della società in cui si vive. Il senso civico non è nativo, ma si forma negli individui attraverso l’educazione scolastica alla convivenza civile che si riflette nell’educazione all’ambiente, alla salute, all’alimentazione e all’educazione stradale e si accresce quanto più le persone sono oggetto di atteggiamenti di rispetto e di cooperazione da parte degli altri e quanto più credono di poter influire sulla gestione della cosa pubblica o che la cosa pubblica sia bene amministrata.
Condivido chi dichiara che le fondamenta di una buona città siano le virtù dei suoi cittadini: manifestare un atteggiamento di gentilezza verso gli altri, aiutare una persona anziana ad attraversare la strada, fumare senza disturbare gli altri, differenziare i rifiuti, possono essere armi concrete contro l’inciviltà. Così come credo sia importante intervenire rendendo noto quello che non va (ad esempio scrivendo su un giornale) o impegnarsi assieme ad altri in attività di volontariato/educative o in attività politiche e non da ultimo partecipare alle elezioni esercitando il diritto di voto.
Altrettanto, chi riveste un ruolo pubblico (ad es. politici, dirigenti) dovrebbe adoperarsi per garantire istituzioni pubbliche gestite con criteri di trasparenza e di merito, sanzioni certe ed efficaci per chi non rispetta le regole, occasioni di promozione sociale per i meno agiati, nonché attività educative per arricchire il senso civico.
Ora, senza fare distinzione fra destra e sinistra, mi auguro che i candidati ad amministrare Ostra, siano “sensibili” al tema dell’educazione civica, come, civico, lasciatemelo dire, è questo giornalino.

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