sabato 23 maggio 2009

Nella città “a misura dei bambini” le scuole al primo posto

di Carla Raffaeli

Un ambiente a misura dei bambini è, per natura, un ambiente educativo, vale a dire “aperto” alla conoscenza e all’incontro con altre persone, storie, linguaggi. L’esperienza si fa più variegata e complessa; la relazione si arricchisce, fa sorgere curiosità, domande; stimola intelligenza e immaginazione; procura piacere, soddisfazioni e pone, opportunamente, anche nuove prove. Così, il bambino matura.
In questo “ambiente educativo aperto”, l’esperienza scolastica, fin dagli anni dell’infanzia, riveste un ruolo molto importante: di conoscenza e di relazione.
Non intendo approfondire temi di natura educativa e didattica. Qui mi limiterò a qualche riflessione riguardante il ruolo dell’Ente Locale, che è di supporto strutturale e logistico alla formazione scolastica. In una città piccola come la nostra, occorre coniugare efficienza ed economicità ad altri aspetti, primo il rapporto con i nuovi bisogni della comunità.
Il buon senso chiede poi di fare i conti con l’esistente, senza manie di grandezza, mantenendo viva l’attenzione alle migliori condizioni possibili e dando valore alle risorse materiali e finanziarie disponibili. Nello specifico del nostro contesto, si tratta, da un lato, dell’esigenza di non depauperare il centro storico delle strutture che possono essere validamente recuperate e migliorate; dall’altro, di considerare l’espansione demografica di frazioni come Casine e Pianello, in cui cresce, di conseguenza, la domanda di servizi socio-scolastici. Proprio qui si rileva invece la situazione più carente del settore: edifici scolastici che non rispondono da molto tempo a parametri adeguati di sicurezza e funzionalità; ma anche non corrispondenti alle caratteristiche dello sviluppo psico-fisico dei bambini, specie nella scuola dell’infanzia.
Alla fine degli anni ’80, furono acquistati 2.700 mq. di terreno ai piedi della collina di S.Maria Apparve proprio allo scopo di edificare un moderno complesso scolastico, attrezzato anche di spazi verdi e di gioco, in una zona baricentrica rispetto alle nuove aree di sviluppo residenziale. Oggi la situazione dell’edilizia scolastica è ancora pressoché immutata, fatta eccezione per la ristrutturazione di uno dei plessi della Scuola Elementare “Crocioni”, non ancora completata.
Però, qualcosa di nuovo è stato messo in cantiere: il progetto di costruire, in quella stessa area, un nuovo campo sportivo. Le scuole (e gli alunni) possono sempre aspettare.

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