sabato 23 maggio 2009

Riceviamo e pubblichiamo "da MASSIMO OLIVETTI candidato a Sindaco per la lista civica Progetto Ostra"

“Dedico tempo e passione alla vita politica della nostra Città da quando, conseguita la laurea in Giurisprudenza, nel 1990, ho ricoperto l’incarico di consigliere di maggioranza. Da allora non ho mai smesso di occuparmene, ma è stato soprattutto l’ultimo impegno come capogruppo di minoranza che mi ha convinto a scendere in campo. Ho toccato con mano l’esigenza di “voltare pagina”, per cominciare a scrivere una storia nuova, fatta di trasparenza e di partecipazione. Avevamo sentito promesse di condivisione delle scelte: sono mancate la condivisione ed anche le scelte. Lo stile di amministrare è stato cieco, incapace di superare l’orizzonte angusto del bisogno immediato e di individuare le priorità. Chi amministra rappresenta: deve ascoltare prima, confrontarsi poi e, infine, verificare con chi viene rappresentato. Non credo nei governi chiusi dentro il Palazzo, incapaci di accogliere valide proposte esterne. Ho visto amministrare il denaro pubblico senza oculatezza e senza lungimiranza; ho visto l’incapacità di decidere, per timore dell’impopolarità o dell’insuccesso. Nonostante interrogazioni, proposte e progetti, non ci hanno mai consentito di porre un freno agli sprechi. Come nel caso della ristrutturazione di uno dei plessi inagibili della scuola elementare Crocioni, che ha richiesto oltre un milione di euro, ma rimane comunque inadeguata alle nuove esigenze didattiche. Si rischia ora uno spreco anche peggiore con lo smantellamento e lo spostamento del campo sportivo di Pianello. Parliamo di un milione e mezzo di euro, spesi in un periodo di grave crisi economica, senza prendere in considerazione soluzioni alternative. Ecco perché ho deciso di impegnarmi come candidato Sindaco: la delega non sempre paga. Il nostro programma è stato redatto secondo criteri di concretezza e fattibilità. Al centro abbiamo posto la persona, portatrice di bisogni, ma anche di risorse. Per professione e per servizio, io e chi ho scelto per la mia squadra, siamo abituati ad ascoltare la gente e ad impegnarci per risolvere i problemi concreti. Lo facciamo già ogni giorno nella nostra vita privata e ci impegniamo a farlo anche come amministratori”.

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