domenica 31 ottobre 2010

Scelte condivise per le opere pubbliche

L'articolo a firma Stefano Neri ci suggerisce alcune considerazioni. Condividiamo, data la più che probabile riduzione dei trasferimenti dallo Stato agli Enti Locali, la prudenza con cui l'Assessore al Bilancio intende affrontare le spese, comprese quelle destinate alle opere pubbliche. ricordiamo quelle ipotizzate dalla Giunta Olivetti: 1) rifacimento delle opere di urbanizzazione di Riviera di mezzogiorno e di Via del Teatro, 2)manto in erba sintetica nel campo polivalente coperto di Via Giovanni XXII; 3) lavori per rendere definitiva la rotatoria provvisoriamente realizzata presso la Frazione Casine; mentre si è detto no alla realizzazione della nuova palestra presso le Scuole Elementari del centro urbano, caldeggiata al contrario dalla attuale minoranza, perché - sostiene la maggioranza - si corre il rischio di non avere, nei prossimi anni, risorse finanziarie sufficienti per pagare le rate del mutuo, nonostante una copertura parziale (15%) assicurata da un Istituto di Credito privato.
Nel piano triennale delle opere pubbliche, presentato qualche mese fa al Consiglio Comunale, ha trovato posto la realizzazione presso l'area della ex fornace, di un presso di scuola materna al servizio delle frazioni Casine e Pianello. Per l'intervento è stata prevista una spesa di 900 mila euro. Certamente del tutto insufficienti.
Riteniamo più logico utilizzare questa somma per un intervento sul padiglione centrale (ex asilo nito) delle scuole elementari "Crocioni" perché, pur confermando la totale inadeguatezza della scuola materna di Casine, questo intervento ci sembra più urgente.
Oggi, alla nuova palestra, si è detto no. C'é da augurarsi, però, che non sia una decisione definitiva. Perché il giorno in cui si riuscisse a trovare i fondi per costruirla, si sarebbe realizzato un "piccolo campus" di scuola elementare. Naturalmente sarebbe anche necessario, su questo fondamentale punto che riguarda la critica situazione di tutte le nostre scuole, nessuna esclusa, trovare un punto di convergenza tra maggioranza e minoranza, per non correre il rischio che quello che si sta facendo oggi venga cancellato domani.
Ed anche per non correre un altro rischio, che, a fine quinquennio, ci si possa trovare di fronte a due incompiute: quella della scuola materna e quella, sempre più cronica ed insostenibile, della scuola elementare.

(b.l.)

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